La Polisportiva piange Francesco Beretta, un nostro amico, uno vero.
Francesco era molto conosciuto nella realtà bressese. Da sempre compagno di viaggio della realtà cattolica locale e del nostro oratorio, era un assiduo frequentatore del Circolino, davanti al quale spendeva da lustri ore ed ore in accesissime discussioni soprattutto di argomento calcistico (ma non solo, ne aveva per tutti e su ogni tipo di questione).
Piaceva molto parlare a Francesco, amava il contatto con le persone, le sentiva parte del proprio essere bressese, le conosceva per nome, le menzionava spesso. Aveva un cuore aperto agli altri, senza distinzione di genere: non potevi non conoscerlo, prima e poi ti avrebbe coinvolto in qualche chiacchierata. Grandissimo tifoso Juventino, era stato testimone oculare della tragedia dell’Heysel nel 1985 in quella tragica finale di Coppa Campioni a Bruxelles, che spesso raccontava con dovizia di particolari
Scherzavamo sempre sul fatto che la sua loquacità non aveva freni, che era indomito nell’argomentare, mai incline ad arrendersi nei ragionamenti, mai stanco nel cercare di convincerti delle proprie idee, ma sempre con un rispetto ed una bonomia che gli era connaturata.
Francesco era molto apprezzato nell’ambiente della Polisportiva: si occupava da anni della gestione sempre puntuale, attenta, direi amorevole, delle visite mediche. Aveva abbracciato questo ruolo, così difficile e così di “retrovia”, con entusiasmo, con assoluta dedizione. Mi ripeteva continuamente che il suo scopo era “farmi star tranquillo”, assicurarsi che non ci fossero sbavature, che le cose si facessero a modo, che nulla fosse lasciato al caso. Intratteneva rapporti con i dirigenti, gli atleti, le famiglie, mai stanco di una telefonata chiarificatrice che ricordasse a qualcuno un appuntamento o potesse aiutare in caso di necessità.
Amava la Polisportiva con uno spirito di servizio che raramente ho visto nei miei tanti anni di appartenenza: negli ultimi tempi aveva grossissimi problemi respiratori e di deambulazione ma mai si era sognato di darsi per vinto ed era arrivato a trasferire a casa sua i documenti per poter fare, a modo suo, smart working! Poche settimane fa mi aveva scritto un ultimo messaggio Whatsapp dicendo che non ce la faceva più a lavorare con noi ma che “avrebbe messo tutto a posto prima di passare la mano”.
Francesco lascia un ennesimo e grandissimo vuoto nei nostri cuori. A noi tutti colmarlo con un impegno che ne commemori la scomparsa ed allo stesso tempo ne testimoni l’imperitura presenza.
Il funerali si terrà Giovedì 24 Marzo alle ore 10:00, presso la Parrocchia dei Ss. Nazaro e Celso di Bresso.