I MOTIVI DI UNA SCELTA: IL SALUTO DEL NUOVO PRESIDENTE

  • 31 Dicembre 2018
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Marco Tagliabue, il nuovo presidente della Polisportiva Circolo Giovanile Bresso, ex giocatore, ora dirigente e allenatore, succede a Roberto Rossetti che quest’anno, assieme a Francesco “Checco” Lesma, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni, pur mantenendo viva la presenza nel consiglio direttivo.
Giunge così a compimento l’importante operazione di assestamento societario intrapresa da Bresso nella stagione in corso. Operazione che ha determinato un ampliamento dei quadri dirigenziali, reso necessario per reggere le ambizioni del sodalizio neroverde, protagonista in sei differenti discipline, quali Calcio, Volley, Atletica, Ginn. Artistica, Ciclismo e Ginnastica per Anziani.

Il neo presidente saluta così la grande famiglia della Polisportiva:

Non è stato facile dire subito di sì. Non l’ho fatto in effetti. Non subito.

Fare il presidente di una società come la Polisportiva di oggi è impegnativo. Bisogna gestire qualche pratica burocratica, fare molta attenzione alla situazione economica, avere sempre un occhio di riguardo per tutti, conoscere i responsabili che gravitano attorno a tutti i settori, prestare l’orecchio alle esigenze di chi da noi riceve un servizio, cercare di dare una direzione uniforme e coerente all’insieme delle attività che vengono proposte ed all’approccio educativo che ci contraddistingue. Il tutto con un grosso investimento di tempo e, non ultimo, potendo continuare a coltivare la mia passione da allenatore di scuola calcio.

Forse proprio da quest’ultimo aspetto è nata la risposta positiva alla richiesta che mi è stata fatta.

Dalla passione.

 

Dalla voglia di poter continuare a trasmettere, in una modalità diversa dal passato ma senza troppo staccarmene, la mia passione per lo sport, dalla convinzione che attraverso di esso si cresca, ci si ritrovi assieme a creare qualcosa di bello, di sano, di memorabile, che valga la pena ricordare nel tempo, al di là del risultato del campo.

Così è stato per me: la più bella esperienza della mia vita, ciò che mi ha permesso di avere tanti amici, coltivare tanti rapporti, imparare a competere, a vincere, a perdere, in modo sano e leale, confrontarmi con tutti, allenatori, compagni, avversari: in poche parole a crescere in modo responsabile. Una modalità educativa che mi ha formato negli anni dell’adolescenza e supportato in tutti gli aspetti della vita, quelli famigliari, quelli lavorativi, quelli sociali, costituendo il nocciolo duro della mia educazione a tutto tondo, non meno importante di quanto per me abbiano fatto la scuola e la famiglia.

Sicuramente le parole responsabilità e gratitudine assumono un significato molto forte nella mia scelta. La responsabilità di chi sa di dover rispondere ad una chiamata per un senso di rispetto verso coloro che in tanti anni questa realtà l’hanno creata, coltivata, allargata, curata come una propria figlia: generazioni di persone che hanno speso tempo, energie, soldi (molto più di quanti se ne creda), amore perché un’idea potesse farsi realtà.

Non sarebbe stato giusto rifiutare questa richiesta, non sarebbe stato in linea con ciò che questa realtà sportiva mi ha insegnato per decenni (32 anni per la precisione), dandomi così tanti bei ricordi e infinite soddisfazioni, come allenatore, giocatore, dirigente, consigliere. Il miglior modo di far memoria di un evento così grande è mettersi in prima linea per garantirne, nel proprio piccolo, la continuità.

 

Quale l’auspicio all’inizio di questa avventura?

In primis che, senza retorica, la Polisportiva possa essere la società di tutti.

Che i più bravi possano competere per un risultato di prestigio, coltivare il proprio talento, in linea con le proprie attese e confrontandosi con i pari grado, supportati da istruttori che siano sempre all’altezza; che i meno dotati possano crescere seguiti dall’occhio attento dei dirigenti e degli allenatori, interessati al loro costante miglioramento più che alle vittorie, consci che la vittoria risiede in tal caso nel miglioramento stesso; che la varietà della nostra proposta sportiva, ormai così ampia e articolata, possa incontrare i favori della comunità in cui ci troviamo ad operare ed in un certo senso a servire; che cresca la fedeltà ai nostri valori, ai nostri colori ed al nostro modo di fare e proporre lo sport.

Soprattutto che lo sguardo educativo di tutti noi sia vigile, accorto, esigente ma comprensivo: che lo sport costituisca un momento importante nella proposta educativa dell’oratorio e della comunità cristiana, che la integri senza prevaricarla, che la accompagni senza venirne messo in secondo piano.

Che si sia capaci di far comprendere ai nostri genitori l’impegno che il lavoro di tutti noi comporta ed in grado di trasmettere ai ragazzi stessi la passione che ci anima, guadagnando la comprensione dei primi per qualche errore e l’affetto dei secondi per gli sforzi compiuti a loro beneficio.

Ma l’auspicio più grande è che questa diventi sempre più la NOSTRA Polisportiva, che si ampli sempre più la base di coloro che a questa società decidono di dedicare tempo, cuore e cervello, perché possa diventare davvero quel luogo in cui chiunque possa sentirsi un po’ a casa.


Al nuovo presidente Marco Tagliabue diamo il nostro più caloroso benvenuto in società, augurandogli buon lavoro con l’auspicio che possa raggiungere nuovi ed emozionanti traguardi alla guida della Polisportiva di Bresso.

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