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LA POLISPORTIVA CIRCOLO GIOVANILE BRESSO SOSTIENE:
CASA NOVELLA
Fondata nel novembre del 2001, la Casa di Accoglienza “Novella” è un’organizzazione non governativa, senza fini di lucro. Il suo obbiettivo è la difesa dei diritti dei bambini, in particolare il diritto alla convivenza familiare, attraverso le seguenti strategie:Accogliemento Istituzionale, Appoggio Socio-Familiare, Difesa dei diritti. Fin dalla sua nascita, si definì come principale obbiettivo istituzionale la re-integrazione dei bambini vittime di violenza domestica, con lo scopo di inserirli nuovamente nelle famiglie di origine. I risultati di questo lavoro sorpresero per i cambiamenti verificatisi all’interno di tali famiglie e all’interno della convivenza famigliare, permettendo una reintegrazione dei bambini dopo alcuni mesi di accoglienza. In questi anni di attività venne sviluppata una metodologia specifica per l’accompagnamento delle famiglie in situazioni di rischio sociale, contribuento alla divulgazione di tali esperienze alle altre istituzioni operanti nei servizi sociali e implementando lo Statuto del Bambino e dell’Adolescente.
CAF
L’Associazione CAF nasce nel 1979 come primo Centro in Italia dedicato all’accoglienza, alla terapia e allo studio del maltrattamento infantile e dell’abuso. Nell’intento della sua fondatrice, Ida Borletti, il CAF doveva essere un luogo innovativo nel quale accogliere e curare in maniera specifica e professionale bambini con ferite relazionali profonde legate alla sfera famigliare, con l’obiettivo di spezzare la catena che troppo spesso trasforma i minori vittime di violenza in adulti violenti. In quasi trentacinque anni di attività, grazie alla generosità di tante persone che hanno creduto in questo concreto progetto di solidarietà, il CAF ha potuto aiutare circa 1000 bambini allontanati dal proprio nucleo famigliare e offrire un importante sostegno alle loro famiglie.
Sono tre le aree di intervento su cui il CAF lavora quotidianamente.
- La prevenzione dell’abuso e del maltrattamento sui minori, da un lato, attraverso interventi domiciliari di operatrici specializzate all’interno di nuclei familiari che presentano particolari fattori di rischio volti a prevenire situazioni che potrebbero provocare abbandono e maltrattamento di minori nella fascia 0-2 anni, dall’altro lato, attraverso uno spazio aperto rivolto a neomamme di bambini 0-3 che hanno bisogno di potersi confrontare con altre mamme e con figure esperte in questa fase delicata della loro vita.
- L’Accoglienza di minori tra i 3 e i 18 anni, vittime di gravi traumi fisici e relazionali, all’interno di Comunità Residenziali psico-educative.
All’interno di queste strutture, concepite come case temporanee, rifugi sicuri capaci di contenere le angosce e la reattività dei minori ospiti, operano equipe specializzate che lavorano con loro sulle problematiche legate al trauma subito e alle diverse esigenze educative della crescita. - Il sostegno alla famiglia, rivolto da un lato alle famiglie d’origine, attraverso interventi psicoeducativi volti a favorire il recupero delle funzioni genitoriali a partire dalle motivazioni personali, familiari e sociali che non hanno permesso ai genitori di offrire adeguate cure e sicurezza ai figli. Dall’altro alle famiglie affidatarie, supportandole nel difficile percorso di accoglienza e accompagnamento di minori che provengono da situazioni di grave difficoltà famigliare.